giovedì 30 aprile 2009

L'Egitto, la sua Religione, la sua morale, le sue sabbie.

L’antico emerge dall’oblio. La ricerca archeologica ha da tempo smentito i luoghi comuni imposti come credenza dall’educazione cristiana. Interessante questa scoperta in Egitto. Una scoperta che evidenzia anche il ritrovamento di resti carbonizzati di antichi sarcofaghi ai quali fu dato fuoco in epoca copta. E ti pareva che i cristiani distruggessero ogni cosa che incontrano!
Interessante il ritrovamento della cappella funeraria usata nel periodo fra il 30 a.c. e il 337 d.c.. Quando i cristiani anche in Egitto stavano da tempo distruggendo le testimonianze di una cultura che non capivano e della quale avevano il terrore.


Egitto, importante scoperta archeologica

(23-04-2009) - Missione archeologica egiziana riporta alla luce una necropoli composta da 53 tombe rupestri, ubicata nella regione egiziana di Fayoum

Sempre mirabili sono le sorprese che la terra d’Egitto riserva ai suoi estimatori: una missione archeologica egiziana, sponsorizzata dal Supremo Consiglio delle Antichità (SCA), ha avuto il privilegio di riportare alla luce una necropoli composta da 53 tombe rupestri - risalenti al Medio Regno (ca. 2061-1786 A.C.), al Nuovo Regno (ca. 1569-1081 A.C.) ed alla 22ma Dinastia (ca. 931-725 A.C.) - ubicata nell’area sud-orientale della piana della piramide di Illahun, nella regione egiziana di Fayoum.

Ad annunciare la scoperta il Ministro della Cultura, Farouk Hosni, il quale ha specificato che le tombe differiscono tra loro nei disegni. Alcune di esse presentano un unico piano funerario, altre sono dotate di un cunicolo che conduce ad una camera superiore, dalla quale un altro cunicolo porta ad una seconda camera, ad un livello più basso. Il Segretario Generale dello SCA, Zahi Hawass, ha dichiarato che lo scavo all’interno delle tombe ha rivelato sarcofagi di legno contenenti mummie avvolte in bendaggi di lino e ricoperte con il cartonnage. La decorazione e le iscrizioni sugli involucri delle mummie sono in buono stato di conservazione.

Hawass ha inoltre spiegato come siano stati trovati anche i resti carbonizzati di alcuni sarcofagi, ai quali probabilmente fu dato fuoco durante l’epoca copta, tra i quali la squadra archeologica ha scoperto 15 maschere dipinte, amuleti e vasi di argilla.
Abdel-Rahman El-Ayedi, Supervisore delle Antichità per il Medio Egitto, nonché capo della missione, ha dichiarato che è stata riportata alla luce anche una cappella funeraria del Medio Regno, dotata di una tavola su cui disporre le offerte, che da studi preliminari risulta essere stata riutilizzata in periodi successivi, forse persino in epoca romana (30 A.C.-337 D.C.) A quest’ultima era risalgono anche sarcofagi di argilla e gioielli di bronzo e di rame, come pure una collezione di amuleti di faience (materiale ceramico non argilloso invetriato) ben conservati, ritrovati durante gli scavi.


Fonte:
http://www.agoranews.it/read.php?read=7716


L’archeologia ci ha permesso di comprendere molti aspetti della cultura antica che il cristianesimo ha distrutto. Ci ha fatto scoprire come noi siamo i figli di quella cultura. I suoi figli che i cristiani hanno voluto, con la violenza, imbastardire per impedirci di cogliere gli Dèi nel mondo che ci circonda.
Eppure, dal passato arrivano testimonianze continue di quanto gli antenati sapessero apprezzare il mondo in cui vivevano e, per quanto articolate fossero le contraddizioni della loro esistenza, incontrare gli Dèi abitatori del nostro stesso mondo.
Queste scoperte ci dicono anche un’altra cosa: mai ci furono guerre per imporre un dio. Il proprio dio. Quest’aberrazione la imposero i cristiani alle società civili e, ancora oggi, costringono, attraverso la propaganda fatta dai media, a schierarsi contro gli “infedeli”. La cappella usata nei secoli dopo secoli ci testimonia come ad un culto si sono sovrapposti altri culti. Alla percezione di un divino del mondo si sono sovrapposte altre percezioni del divino nel mondo, ma nessun individuo fu ammazzato per essere costretto in ginocchio davanti ad un dio padrone.

30 aprile 2009
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell’Anticristo
P.le Parmesan, 8
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