lunedì 6 aprile 2009

Terremoto all'Aquila: la speranza nella provvidenza e l'ascoltare il mondo attorno a noi.

Si dice: “Non serve recriminare!”
E ancora: “Non è questo il momento!”
Sbagliato!
E’ questo il momento. Questo presente.
In altri presenti, quando questa emergenza ancora non c’era, era il momento per progettare un futuro. L’ospedale dell’Aquila è fortemente lesionato. Non ha retto ad una scossa di terremoto così leggera. Cosa ne sarebbe stato di quell’ospedale se la scossa di terremoto fosse stata come quella in Cina qualche mese prima delle olimpiadi?
Questo è il momento di recriminare; quando ancora si estraggono i morti dalle macerie.

La terra ha parlato: ma chi vive di speranza in un dio padrone e provvidenziale, non sa ascoltare i segnali che arrivano dal mondo.

Madre Terra ha avvertito le persone. Ha detto loro: “Mettete in atto strategie di difesa!”. Lo ha fatto con sciami sismici continui. Sciami sismici in accelerazione non in decelerazione. La terra diceva. “Mi sto girando su un fianco; proteggiti!”

Ma chi era delegato per proteggere la popolazione si riteneva creato ad immagine e somiglianza del dio padrone. Pensava che la provvidenza divina avrebbe allontanato i problemi. Che cos’è, in fondo, Madre Terra rispetto al dio onnipotente padrone e creatore del mondo?

Se non si è ascoltata Madre terra quando si dovevano costruire le case, i palazzi e gli ospedali, si ascolti il suo sussulto. Quante porte non si sono aperte perché chiuse a doppia mandata di chiave per paura dei ladri? Quante angosce hanno assalito le che impotenti subivano l’evento?

Ora, finalmente, potremmo assistere ai comportamenti eroici dei cristiani. L’emergenza spazza via dalle loro emozioni il fatalismo della provvidenza. L’emergenza ripulisce l’attesa del dio padrone e della fine del mondo. L’emergenza li costringe ad agire liberi dai legami della dipendenza e della sottomissione al loro dio padrone.

Qual è stato il ruolo di Ottaviano del Turco in questa emergenza? E della precedente amministrazione? Come vennero dati i permessi di ristrutturazione e di ricostruzione?

Il cristiano costruisce le emergenze sociali. Solo nell’emergenza degli altri il cristiano può liberare le sue emozioni dalla costrizione. Allora il cristiano viene messo da parte dall’uomo che ricorda di essere nato per vivere una vita eroica e non per aspettare il padrone che venga con grande potenza dalle nubi. E il cristiano trionfa estraendo il suo vicino dalle macerie. Come il Buon Samaritano che aiuta chi è stato massacrato dai ladri. Ci si dimentica che quell’emergenza è stata costruita dalla fede cristiana. Dalle persone che avevano dipendenza dal loro dio padrone. Persone che non hanno affilato i loro strumenti perché, tanto, c’era ancora tempo per farlo. Finché tempo non ce ne fu più e i loro strumenti per agire non erano pronti.

Bortolaso ha offeso e calunniato chi vedeva il terremoto come imminente (la protezione civile ha denunciato per procurato allarme il tecnico che aveva preannunciato il terremoto imminente). Perché lo ha calunniato? Lo ha calunniato in un’ottica di “ottimismo a tutti i costi”; per le emergenze naturali come per la crisi economica. Queste persone che chiamano inutili allarmi. Persone memori degli allarmi inutili e pretestuosi che loro lanciavano per aggredire il governo Prodi. Poi è arrivata l’emergenza: del terremoto come della crisi economica e loro a inveire: “Non è questo il momento delle polemiche!”. E solo per allontanare il momento nella speranza che il loro dio padrone provveda alla loro emergenza personale.

Chissà se anche questa volta qualcuno se ne verrà fuori che il terremoto è stato mandato dal suo dio padrone per punire l’Aquila dai peccati che ha commesso!

06 aprile 2009
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell’Anticristo
P.le Parmesan, 8
30175 – Marghera Venezia
Tel. 3277862784
e-mail claudiosimeoni@libero.it

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