martedì 8 febbraio 2011

I ritrovamenti degli antichi culti sul Monte Summano e la Religione Pagana


Nella foto:
Il Monte Summano.


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I ritrovamenti sul monte Summano, cosa del resto già nota da parecchi anni, stanno a dimostrare l’esistenza di antiche tradizioni che il cristianesimo, con la sua violenza criminale e distruttiva, ha tentato di cancellare.
Fra il Summano e il Cornion fino a tutta la Lessinia permangono tracce delle antiche culture che il cristianesimo, con tutta la sua ferocia, ha tentato di cancellare.
I ritrovamenti ci indicano l’esistenza di una grande cultura, ma non sono in grado di riportarci la cultura che il cristianesimo ha distrutto per imporre la sottomissione al suo dio assassino.
Tutti gli insediamenti romani in Veneto si sono sovrapposti ad insediamenti preesistenti di popolazioni locali. Inoltre i Veneti e i Romani si sono integrati senza mai entrare in conflitto come se Veneti e Romani fossero la medesima popolazione.
I cristiani arrivano e distruggono. Uccidono e massacrano. Il loro odio sociale va di distruzione in distruzione. Una distruzione che viene trasformata in mito della distruzione di templi e di strutture della società civile. I cristiani fanno macellare la popolazioni del Veneto per meglio imporre il loro dio assassino. Non da ultimi Attila e Alarico che i cristiani usano per macellare le popolazioni del Veneto.
L’archeologia ci riporta i sussurri di un tempo che fu. Ma sono sussurri vaghi di legami con il mondo che le popolazioni del Veneto avevano finché non fu imposto loro l’odio cristiano.
I reperti del monte Summano sono fra questi sussurri, anche se non va dimenticato che, a quanto sembra, sul monte Summano si sono succeduti (non è chiaro con quanta continuità) la presenza di devozione diversa dall’orrore cristiano fra il 1700 e il 1800 d.c., forse come tentativo di gruppi di individui di far rivivere l’antica fede o una sua qualche forma.
Non si è capito ancora la coopresenza di reperti archeologici che sembrano risalire a qualche secolo fa con reperti chiaramente di epoca romana o preromana.
Riporto l’ultimo articolo del Giornale di Vicenza:



Ecco le prove che i romani celebravano riti sul Summano
ARCHEOLOGIA. Da poco conclusa una campagna di scavi della Soprintendenza del Veneto. Monete, frammenti di oggetti, due statuine sacre
08/02/2011


Cima del Monte Summano: una piccola miniera per gli archeologi. Iniziata nel 2007, si è da poco conclusa una campagna diretta dalla Soprintendenza del Veneto che ha portato a verificare - a conferma della tradizione sempre mantenuta viva nella tradizione popolare - la presenza di un luogo di culto con frequentazioni durate quasi un millennio, dal V secolo avanti Cristo fino a tutto il IV secolo dell'era cristiana.«L'ipotesi di un'area sacra di età romana - spiega Anna Dalla Vecchia che ha seguito gli scavi per conto del Museo Archeologico dell'Alto Vicentino promosso da Santorso - risale all'età umanistica, con le ricerche dei primi storici locali e il diffondersi della leggenda di San Prosdocimo. Secondo la tradizione, nel I secolo sarebbe salito sulla cima del Summano per distruggere quanto rimaneva di un monumentale tempio pagano».Il progetto aveva preso avvio nel 2007 con la segnalazione da parte del Gruppo Archeologico dell'Alto Vicentino di alcuni rinvenimenti presso la cima: una decina di monete di età romana e una statuina in argento rappresentante Ercole/Marte. Compresa l'eccezionalità del rinvenimento, la Soprintendenza ed il Comune di Santorso nel 2008 avevano avviato la ricerca, possibile grazie ai contributi della Regione, dei Comuni di Schio e Piovene, della Comunità Montana e della Provincia di Vicenza, e per la collaborazione del Gruppo Archeologico dell'Alto Vicentino e del proprietario dei terreni.I risultati non si erano fatti attendere: un centinaio di monete di epoca romana, frammenti di oggetti in bronzo e argento, accessori di abbigliamento militare, una seconda statuina in argento raffigurante una divinità femminile, tracce di combustione, frammenti di ossa animali, manufatti e resti di strutture romane e pre-romane.Le due statuine rappresentano un unicum nel panorama archeologico vicentino. L'Ercole/Marte si ricollega ad aspetti rituali tipici del mondo militare. La divinità femminile in trono, arricchita da diversi attributi quali elementi vegetali e serpenti, richiama culti legati al mondo agricolo della fertilità e al mondo degli inferi.Tra il 2009 ed il 2010 vengono riaperte e ampliate le aree in cui si erano individuate tracce di strutture antiche. Vengono alla luce muri e pavimenti di edifici pertinenti ad un'area di culto preromana. Numerosi resti di carboni, ceneri, ossa di animali combusti e frammenti di manufatti in metallo indicano la presenza di roghi votivi, tipici dei santuari protostorici del mondo alpino e veneto.«Per l'età romana mancano invece resti di strutture conservate - spiega ancora la dottoressa Dalla Vecchia - ma l'abbondante presenza di frammenti di tegole romane negli strati che coprono le testimonianze più antiche, inducono ad ipotizzare la presenza di edifici o tettoie in muratura distrutte in epoca recente, forse ad opera dei soldati della Prima guerra mondiale stabilitisi sul Summano per le manovre di difesa».La scelta del monte "a piramide" che si alza sulla pianura dell'Alto Vicentino quale luogo di culto non stupisce: si trovava in una posizione privilegiata, «quasi a rappresentare - osserva sempre la Dalla Vecchia - un naturale " termine di confine" tra mondo retico/alpino e mondo veneto/padano: posto a confine tra due importanti vie di transito, la Val Leogra e la Val d'Astico, controllava anche il distretto metallifero di Schio e dell'altopiano del Tretto».
Giovanni Trentin

Tratto da:
http://www.ilgiornaledivicenza.it/stories/Home/224804_ecco_le_prove_che_i_romani_celebravano_riti_sul_summano/

Tutti noi vorremmo che ci fosse stata una continuità di culto dei Veneti fino ad oggi, ma non è così.
Sicuramente altri ritrovamenti furono fatti nel corso dei secoli e sicuramente quei ritrovamenti hanno suscitato interesse religioso fra chi cercava un modo diverso di rappresentare il proprio essere una persona religiosa. Altre statuette sono state fatte nel corso dei secoli. Due sono i periodi storici in cui potrebbero essere state fatte le statuette fate risalire a qualche tempo fa: tardo rinascimento e la seconda metà del 1800 quando fiorirono gruppi sociali di discussione e di ricerca del nuovo fuori dall’assolutismo cristiano.



Ci si è sempre interrogati anche sull'origine del nome di questo monte. Summano era uno Zeus, un Giove, notturno in epoca etrusca. Probabile che fosse stato equiparato ad Ade come il fondamento della vita.
L’unica cosa certa è che il Monte Summano ha sempre chiamato le persone a cercare una relazione diversa fra sé e il mondo in cui vivevano che non fosse quella del delirio di onnipotenza imposta dal cristianesimo.
Per stuprare e violentare i cittadini del Veneto i cristiani hanno provveduto a piantare un croce sul monte Summano per legittimare la loro attività di saccheggiatori e distruttori.

Entra nel circuito del pensiero religioso, sociale, economico ed etico della Religione Pagana!

08 febbraio 2011
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell’Anticristo
P.le Parmesan, 8
30175 – Marghera Venezia
Tel. 3277862784
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