sabato 2 marzo 2013

Arte dell'agguato in Stregoneria e la trasformazione dell'individuo

L'Arte dell'Agguato nella religione Pagana

Parlare dell’Arte dell’Agguato significa penetrare costantemente la realtà in cui si vive. La pratica dell’Arte inizia per soddisfare gli interessi vissuti da chi la pratica, ma finisce col trasformare, come ogni pratica costante, l’artefice. Non esiste azione che noi facciamo che non ci trasformi. Non esiste azione a cui noi rinunciamo che non ci trasformi.
Noi possiamo scegliere la direzione della nostra trasformazione scegliendo se vivere in ginocchio sottomessi ad un dio padrone o se manifestare e affermare noi stessi nella nostra quotidianità.

Quando ho parlato dell’Arte dell’Agguato inserita nel Crogiolo dello Stregone, ho iniziato nel 1997 con la pagina:

Era il 1997 e gli ascoltatori di Radio Gamma 5 insistevano perché preparassi una via alla Stregoneria. Si tratta dell’ABC. Le norme elementari che si oppongono all’educazione cristiana che impone di vivere per sottomissione.

Ho continuato a parlare dell’Arte dell’Agguato anche inserendola nei Quattro Canti del Mondo nel 1998.
I Quattro Canti del Mondo sono la realtà razionale vissuta dagli individui. La realtà delle relazioni empatiche che gli individui costruiscono con le relazioni empatiche dei soggetti del mondo. Una realtà che viene descritta partendo dalla donna e dall’uomo che abitano il mondo in contrapposizione ad una realtà irrazionale descritta da donne e uomini che vivono per sottomissione, attesa, fede e speranza in un dio padrone e creatore.
La complessità del discorso mi costrinse a dividerlo in due parti:



Era importante, in quella situazione, far comprendere come i vari elementi del Crogiolo dello Stregone non agivano in senso unico. Non siamo noi onnipotenti che agiscono nel mondo, ma il mondo è pieno di soggetti e di individui che applicano, nei nostri confronti, e fra  loro, i principi dell’Arte dell’Agguato. La prima e la seconda parte portano proprio a far comprendere come si organizza l’Arte dell’Agguato quando qualcuno (o tutto il mondo di soggetti) organizza contro di noi azioni d’agguato.

Per questo motivo lo Stregone si muove nel mondo come una preda che si muove fra “lupi famelici” il cui scopo è trasformarlo nel loro pasto.

Poi ho continuato parlando del Crogiolo del Male. Il Crogiolo del Male contiene tutte quelle azioni messe in atto nei confronti dell’infanzia al fine di impedire ai bambini di diventare coscienti della necessità di vivere nella Natura e nella Società secondo le regole dell’Agguato. Il Crogiolo del Male fu scritto nel 1999.

Il dio padrone dei cristiani non ha bisogno di praticare l’arte dell’agguato. Il dio padrone dei cristiani schiaccia e macella i suoi “nemici”. Così è il cristiano che vive la contraddizione fra delirio di onnipotenza ed accattonaggio delirante di un’onnipotenza desiderata. Gli schiavi dei cristiani, per sopravvivere, devono mettere in atto tutta una serie di strategie nei confronti dei cristiani che sono manifestazioni dell’Arte dell’Agguato. Per questo motivo i cristiani hanno messo in atto l’Arte dell’Agguato nei confronti dell’infanzia in modo da appropriarsi della struttura emotiva del bambino e renderlo dipendente dalla fede e dalla speranza del loro dio padrone.
Fu allora che scrissi:


Infine, presentai l’Arte dell’Agguato non solo dai microfoni di Radio gamma 5, ma in dibattiti pubblici fra il 2002 e il 2004 per riprenderli in maniera ampliata  fra il 2005-2006. I dibattiti della serie fra il 2005 e il 2006 furono delle estensioni dei dibattiti del ciclo precedente e furono interrotti dopo il dodicesimo dibattito.
Le tracce sono pubblicate in formato mp3 alla pagina:


Rimane un altro aspetto da considerare dell’Arte dell’Agguato.
Cosa diviene l’individuo che pratica l’Arte dell’Agguato in ogni sua azione quotidiana dopo un lungo tempo?
L’Arte dell’Agguato ha il nome di un DIO!
Il suo nome è Atena.
E’ la figlia di Meti e Zeus che nasce dalla testa di Zeus dopo che Zeus ha fagocitato l’intelligenza progettuale: appunto METI!

Ogni donna e ogni uomo che pratica l’Arte dell’Agguato manifesta la divina Atena. Quella donna e quell’uomo si fanno DEI perché nel mondo manifestano le loro intenzioni attraverso la loro volontà.

Il cristiano, pregando e sottomettendosi al suo dio padrone, giorno dopo giorno, contrito dai suoi peccati, diventa sempre più umile, supplicante e debole nell’attesa della provvidenza del suo dio padrone; la donna e l’uomo che praticano l’Arte dell’Agguato, giorno dopo giorno affinano la loro capacità di intuire l’insieme in cui le loro azioni vanno ad inserirsi e l’effetto che produrranno.

Il praticante dell’Arte dell’Agguato entra nel mondo del TEMPO.
L’intento e l’azione diventano un tutt’uno. Non deve più aspettare che l’oggetto dell’intento si manifesti per mettere in atto l’azione dell’agguato nei suoi confronti, ma metterà in atto l’azione dell’agguato prima che l’oggetto dell’intento si presenta. Sarà pronto a risolvere il problema prima che il problema si manifesti.

E’ il mondo del tempo in cui si muove il corpo luminoso che agguato dopo agguato, il praticante dell’Arte, ha costruito.
Non c’è un potere o un’onnipotenza in questo. La ragione ignora il mondo del tempo. Alla ragione, dal mondo del tempo, giungono segnali sotto forma di lampi intuitivi o di sensazioni alle quali si trova costretta a rispondere per il proprio benessere. Non esiste la possibilità, per la ragione, di descrivere il mondo del tempo.
Questa è la trasformazione che Atena opera sui praticanti dell’Arte dell’Agguato.
Vivere il tempo come mondo in cui muoversi ed agire nel presente in funzione di un futuro possibile,  è la trasformazione che l’Arte dell’Agguato, Atena figlia di Zeus, opera nell’individuo trasformandolo in un DIO.


02 marzo 2013
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell’Anticristo
P.le Parmesan, 8
30175 – Marghera Venezia
Tel. 3277862784

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