lunedì 7 ottobre 2013

Chi è Giano Bifronte

Giano Bifronte

Quando lo sguardo viene spostato tutto il passato appare per quel che è: irripetibile.
Non c'è più ritorno, non c'è più il ritrovare le passioni e i sentimenti che ci coinvolsero una vita fa (inteso come tempo addietro, il nostro passato). Questi non possono più essere ripescati né riconsiderati in quanto, pur continuando ad esistere, il contesto della loro espressione si è modificato e, modificandosi, ha modificato sentimenti e modi in cui esprimerli.
Il passato è rimasto dietro le nostre spalle pur circondandoci. Ogni cosa che noi facciamo, ogni pensiero, è venuto evolvendosi dalle nostre azioni, giorno dopo giorno. Non come fine in sé, ma come elemento costitutivo dell'individuo che quel fare manifestava.
Il passato ci circonda: noi siamo ciò che siamo stati nel passato. Siamo il frutto delle nostre passioni e delle nostre scelte, dei nostri desideri e delle nostre rabbie. Non importa se qualche biochimico rileverà il particolare della nostra catena del DNA atto a produrre la nostra rabbia o il nostro modo di essere; quell'elemento della catena lo abbiamo inserito, costruendolo, scelta dopo scelta.
Non fu dio a creare l'Essere Umano a propria immagine e somiglianza, ma saranno gli Esseri, attraverso il proprio divenire, a formare la Coscienza dell'Essere Assolutamente Necessario alla fine del tempo.
Il passato ci ha costruiti e vive dentro di noi; il passato ci circonda come effetto delle nostre azioni, crescita e decisioni. Noi, come esseri Coscienti, non possiamo rivolgerci ad esso per risolvere gli enigmi che la vita c'impone. Noi siamo il prodotto del passato; ciò che ci manca è il futuro.
Non un ipotetico futuro, ma il secondo davanti all'istante su cui poggiamo l'attenzione. In quello sconosciuto sta la fonte dalla quale attingere per risolvere ogni problema posto dall'esistenza nel presente.
Rivolgersi al passato per ricercare le soluzioni di un presente angosciante, significa negare sé stessi come divenuti attraverso quel passato il cui continuum si interrompe nel presente. Il passato è ciò che siamo, mentre il futuro è la soluzione del presente che viviamo.
Il presente si risolve nel futuro tenendo le radici dal passato e, quel presente risolto, costituirà passato di un'ulteriore presente.
L'Essere Umano non è l'individuo completo creato da un dio pazzo a propria immagine e somiglianza, è un essere in costante formazione e trasformazione che in qualsiasi momento può essere abortito come effetto delle proprie scelte. Quando l'Essere Umano uccide l'Essere Luminoso dentro di lui, abortisce il proprio futuro; abortisce l'intero proprio essere negando a sé stesso il futuro.
La ricerca della conoscenza, attraverso il passato, appartiene al desiderio quotidiano della ragione. La ragione fonda sé stessa attraverso la descrizione della vita in storie ed esperienze di altre ragioni. Deve arricchirsi mediante un processo d'accumulo di dati descrittivi della realtà dalla quale si sente separata. La ragione ha sete di realtà da descrivere.
La ragione dell'Essere Umano fonda il proprio sapere scavando nel passato. Il passato. Per la ragione, è fonte di verità nel presente. Tanto più profondamente la ragione scava nel passato tanto maggiore è la ricerca, da parte della ragione, di elementi con cui condizionare e controllare la soddisfazione dei bisogni dell'Essere Umano. Tanto più ricca è la ragione nel descrivere i fenomeni del mondo e tanto più ricca è quella ragione, tanto più intelligente è quell'Essere Umano. La ricerca del passato come mezzo di potere della ragione all'interno del quotidiano diventa un’attività quasi ossessiva. Tale attività le permette di inchiodare nel passato l’intera struttura psico-emotiva dell’Essere Umano bloccandone lo sviluppo verso un futuro possibile. Non è sviluppo del Potere di Essere dell’individuo nel suo abitare il mondo,  ma è sviluppo del Potere d'Avere, il desiderio di possesso che la ragione trasmette come ideologia all’individuo che controlla, attraverso il quale controllare ed utilizzare altri Esseri Umani per soddisfare i propri bisogni nella propria quotidianità.
La ragione fonda il proprio sviluppo scavando il passato, l'Essere Luminoso, che cresce dentro all’Essere Umano, fonda il proprio sviluppo proiettandosi nei mutamenti; nel futuro possibile. La ragione rappresenta la base per lo sviluppo dell'Essere Luminoso, non le finalità dell'Essere Umano. Ragione ed Essere Luminoso mantengono una relazione finalizzata allo sviluppo dell'Essere Umano.
Come Giano ha due facce e l'una e l'altra completano il suo esistere come soggetto, così l'Essere Umano ha due metà, fra passato e futuro possibile, il cui equilibrio completano l’individuo nell’attimo presente. In alcuni momenti e in alcune fasi del proprio sviluppo l'Essere Umano può porre la propria attenzione al passato, ma solo in funzione di un futuro che ne guida scelte e azioni.
Dalla nascita alla morte del corpo fisico c'è un progressivo spostamento dell'attenzione e della coscienza dell'Essere Umano dalla ragione al Corpo Luminoso. L'Essere Umano che agisce per sviluppare il Corpo Luminoso sposta progressivamente la propria coscienza dal Corpo Fisico al Corpo Luminoso; l'Essere Umano che agì ancorandosi al passato e alla ragione per costruirsi varchi di Potere d'Avere all'interno del quotidiano della ragione, continua ad esistere prosciugando l'energia del proprio Corpo Luminoso. Egli esiste in funzione della distruzione di sé stesso in questo presente.
L'Essere Umano, nel terzo livello di sviluppo della specie, è come Giano Bifronte. Egli esiste attraverso le proprie scelte; scelte d'adattamento soggettivo alle variabili oggettive. Attraverso quelle scelte egli procede a sbilanciare la propria coscienza e la propria consapevolezza in direzioni diverse. Quello sbilanciamento determina il suo sviluppo o il suo annichilimento. Un Essere Vivente nella Natura ha sempre delle possibilità; soltanto l'Essere Umano adoratore d'un dio padrone del mondo distrugge l'esistente attraverso la distruzione di se stesso.

NOTA: Si tratta di una riflessione della Religione Pagana scritta fra il 1995 e il 1997 e fa parte di una serie di testi che ho trovato su un computer usato allora. I testi, corretti alla "bene meglio" sono caricati in maniera integrale. Il pregio di questi testi è quello di fornire idee religiose e ideologiche in forma abbastanza elementare ed immediata cosa che occupandomi oggi di scrive la Teoria della Filosofia Aperta gli stessi concetti, inseriti nella storia del dibattito filosofico, vengono esposti con un linguaggio e in un contesto non sempre così immediato. Si tratta di circa 30 riflessioni di Religione Pagana che intendo pubblicare un po' alla volta. Molte di queste riflessioni furono trattate nelle trasmissioni di Radio Gamma5 e discusse con i radioascoltatori.

NOTA2: Questo pezzo è stato trattato nella trasmissione radiofonica a Radio Gamma5 il 04 giugno 1998. La trasmissione radiofonica può essere ascoltata all'indirizzo:



Il materiale è salvato su floppy disk da 3,5.



08 ottobre 2013
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell’Anticristo
P.le Parmesan, 8
30175 – Marghera Venezia
Tel. 3277862784


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